La shell è troppo spesso la bestia nera di molti utenti dei sistemi operativi Linux-based: nonostante ad oggi buona parte del lavoro (che sia ordinario o di configurazione) venga svolto dai vari tool e dai programmi grafici, usare la shell può rivelarsi estremamente salvatempo in molteplici casi, evitando una serie di click sparsi in giro che – volenti o nolenti – portano via un bel po’ di secondi.
La situazione tuttavia si complica quando capita di dover riscrivere più volte lo stesso comando da shell, magari accompagnato da una lista di parametri infiniti, cosa che ci porta via non poco tempo (e, se malauguratamente si ha poca memoria, anche svariate letture delle pagine di manuale). Ma è proprio la stessa shell ad offrirci la soluzione a questo piccolo inconveniente, e questa soluzione si chiama “alias”.
Un alias altro non è che un altro modo per richiamare un comando: ad esempio, dichiarando l’alias mvd
e digitandolo successivamente da shell è possibile eseguire il comando mv -R
(comando per spostare una directory intera, inclusi file e sottodirectory presenti in essa), come anche dichiarando e digitando cpd
è possibile eseguire il comando cp -R
. Ciò significa che, a partire dalla dichiarazione di questi alias, sarà possibile (ad esempio) copiare una cartella digitando
cpd vecchia_cartella nuova_cartella
anziché
cp -R vecchia_cartella nuova_cartella
Prima di continuare, è comunque bene specificare che sia mvd che cpd sono alias assolutamente arbitrari e che ognuno potrà decidere come chiamare e cosa invocare con gli alias.
Come creare alias
Gli alias utente possono essere dichiarati direttamente all’interno del file ~/.bashrc: per crearli, apriamo un terminale e digitiamo
xdg-open ~/.bashrc
A questo punto, supponendo di voler aggiungere gli alias mvd e cpd – che rispettivamente “sostituiranno” i comandi ‘mv -R’ e ‘cp -R’ – visti in precedenza, bisognerà spostarsi alla fine del file ed aggiungere quanto segue:
#Alias personali alias mvd='mv -R' alias cpd='cp -R'
In generale, per dichiarare un alias la sintassi è:
alias alias_personale='comando_originale'
Una volta aggiunti tutti gli alias che si desiderano bisognerà salvare e chiudere il file .bashrc, dopodiché ritornare al terminale e digitare
source ~/.bashrc
per poterli usare dal terminale corrente e da quelli che saranno aperti in futuro. Per renderli disponibili all’interno di tutto l’ambiente grafico ci sarà bisogno di riavviare la sessione X.
Consiglio: è possibile aggiungere anche alias globali – ovvero disponibili a tutti gli utenti – intervenendo invece sul file /etc/bash.bashrc con permessi di root, ovvero digitando a terminale
sudo xdg-open /etc/bash.bashrc
ed inserendo gli alias alla fine del file come mostrato in precedenza.
Di seguito una lista di comodi alias pronti per l’uso: chiaramente non esitate a segnalare i vostri con un commento, spazio alla fantasia!
Per tutti i sistemi operativi:
elimina='rm -I' gestore='xdg-open ~' gestore_admin='sudo xdg-open /' spegni='sudo shutdown -h now' riavvia='sudo shutdown -r now'
Per Ubuntu (e derivate):
installa='sudo apt install' rimuovi='sudo apt remove --purge' aggiorna='sudo apt update && sudo apt dist-upgrade'
Per Arch Linux (e derivate):
installa='pacman -Sy' elimina='pacman -R' aggiorna='pacman -Syu'
L'articolo Come creare alias per velocizzare l’uso della shell Linux appare per la prima volta su Chimera Revo - News, guide e recensioni sul Mondo della tecnologia.